SynapticDax

Lavoro in una grande azienda da ben 28 anni e da sempre sono stato fiero di contribuire con tutto l’impegno possibile a migliorarla.

Qualche anno fà dopo una crisi che ci stava portando al fallimento, un pò per gli errori di visione dei manager, un pò per la crisi mondiale del 2001, siamo stati acquisiti da un’altra azienda ancor più grande.

Subito sembrava una buona cosa, ma piano piano mi sono reso conto di non essere più incentivato a migliorare le cose, tutto ciò che era stato fatto di buono si stà perdendo nel nulla, in nome di una globalizzazione dei sistemi per renderli omogenei in tutte le sedi mondiali, si stà cedendo il passo ad una burocratizzazione globale.

Anche le persone più originali e creative si stanno lasciando prendere da questa situazione contingente e si stà spersonalizzando tutto per lasciare il posto al nulla ideologico.

Persone che fino a poco tempo fà davano tutte se stesse per aiutarti a cercare metodi per gestire al meglio i problemi, oggi si lasciano andare al “lascia che sia”.

Anche io, che ho sempre cercato di non cedere al potere costituito, ed ho sempre lottato per la mia piccola nicchia ideologica e per il bene comune, stò iniziando a perdere la forza di combattere, è un muro di gomma sul quale tutto rimbalza, ed inizio a intravvedere un tunnel buio, che neppure nei momenti peggiori, quando cassa integrazione, mobilità e incentivi sembravano portarci alla fine, erano così oscuri.

Oggi vedo questo tunnel senza fondo, dove la burocrazia è il Dio che si deve pregare per non perdere i diritti scritti, che molto velocemente vengono inghiottiti da questo neonato buco nero, pieno di futilità, di menefreghismo collettivo , il cui orizzonte degli eventi non è ben delineato e pertanto di facile attrazione.

Spero di sbagliarmi, spero che questo sia solo un momento di passaggio, spero che qualcuno, con il potere e le capacità necessarie, si renda conto che bisogna manovrare il timone verso altri lidi, perchè se così non fosse la vedo proprio brutta in un prossimo futuro.